Non ci capita molto spesso l'occasione di analizzare il significato di una parola e il perché di quel significato. Oggi vogliamo analizzare insieme il significato della parola “Dipendenza”, anche se suppongo siamo tutti d’accordo sul fatto che, universalmente, la parola “Dipendenza” ha un’accezione negativa.

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• È

  negativo avere una dipendenza da droghe o stupefacenti (anche farmaci non necessari);

• È

  negativo avere dipendenza da sostanze alcoliche;

• È

  negativo avere una dipendenza dal fumo;

• È

  negativo avere una eccessiva dipendenza emotiva da un’altra persona;

• È

  negativo avere un dipendenza eccessiva dal sesso;

• È

  negativo avere una dipendenza eccessiva dal cibo;

• È

  anche negativo avere una dipendenza eccessiva dai social media;

• È

  negativo avere una dipendenza dal gioco d’azzardo;

Ciascuna di queste dipendenze, se eccessive o estreme, mettono fortemente a rischio la nostra salute, la nostra economia e la nostra vita.

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Allora mi chiedo: perché invece la parola “Dipendente” ad esempio in ambito lavorativo, ha un'accezione estremamente positiva comune a tutti?

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Proviamo a dimenticare per un attimo dagli stereotipi che ci hanno influenzato negli anni della crescita e analizziamo insieme alcune delle caratteristiche della posizione del dipendente:

• Luogo di Lavoro: deciso dall’azienda (spesso devo spostarmi per seguire il lavoro)

• Orario di Lavoro: deciso dall’azienda (devo rinunziare alle mie esigenze)

• Stipendio: deciso dall’azienda in base ad un compenso orario (spesso o quasi mai adeguato alle reali necessità o aspettative individuali)

• Giorni di ferie e periodo di ferie: deciso dall’azienda (sovente in periodi in cui tutti sono in vacanza)

• Crescita e sviluppo skill professionali: decisa dall’azienda (solo addestramento tecnico nessuna skill personale)

• Possibilità di fare straordinari: decisa dall’azienda (altro tempo “rubato" alla nostra vita sociale e di relazioni)

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In altre parole l’unico vantaggio che il dipendente dovrebbe avere è la cosiddetta sicurezza che, seguendo notiziari e cronache, negli ultimi anni è venuta meno in quanto molte aziende un tempo solide, sono state spesso obbligate a licenziare per ridurre i costi o addirittura a chiudere per problemi di liquidità.

Abbiamo dunque visto che la "Dipendenza" anche in ambito lavorativo ha più fattori negativi che positivi, ma perché la grande maggioranza delle persone in età da lavoro desiderano essere alle dipendenze di qualcuno?

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Non è che in questi ultimi decenni, dal dopoguerra ad oggi, i media, le scuole, i governi, la politica, le lobby industriali hanno lavorato per persuaderci di qualcosa che a loro faceva comodo? L’idea che dipendente è bello? Che dipendente è vantaggioso? Che dipendente è prestigioso?

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Come è possibile che tante persone, anche di talento e con un grande potenziale inespresso, consegnino la loro vita personale e professionale nelle mani di qualcuno che semplicemente li usa come strumenti per realizzare i propri obiettivi? 

Inoltre, molti proprietari d’azienda, anche di buona etica professionale o animati da buoni propositi, a causa di una economia imprevedibile, spesso sono costretti a retribuire in modo inadeguato o addirittura a licenziare.

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Dunque dipendente è davvero così positivo?

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Non sarebbe meglio utilizzare altre locuzioni per definire la propria situazione come INDIPENDENTE, AUTONOMO, RICONOSCIUTO, SERENO, LIBERO anche se di significato contrario di “dipendente”?

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Il mondo del lavoro e la società hanno un grande bisogno di autonomia. Come può una società diventare grande, un paese diventare grande, se tutti voglio dipendere da qualcuno? È come se tutti volessero salire su un pullman per andare in gita ma nessuno volesse mettersi alla guida!

Le persone autonome che hanno atteggiamenti da Leader:

• Non sono seguaci;

• Non vogliono che il loro presente e futuro sia in subordine o dipenda da qualcosa;

• Non vogliono subire gli errori o le decisioni di altri;

• Vogliono prendersi responsabilità, nel bene e nel male, per se stessi, per la propria economia, per la propria famiglia, per i propri figli, per il proprio tempo, per il proprio futuro.

• Sono disposti a lottare per costruire la propria libertà.

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Se anche tu inizi a pensare che forse dipendere non è più così positivo o vantaggioso, vieni ad annusare l'aria di indipendenza che si respira all’interno dell’Economia Collaborativa. Non sarai costretto ad abbandonare nulla di ciò che adesso per te costituisce sicurezza.

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Potrai mantenere il tuo lavoro o la tua situazione attuale e parallelamente costruire il tuo progetto personale verso la libertà. Ti mostreremo la strada per costruire la tua libertà personale ed economica.